Nello scorso periodo ho avuto un periodo lavorativo piuttosto interessante, come ad esempio il World Adventure Week, challenge ideato da KTM ma aperto a tutti i possessori di motociclette di qualsiasi marchio e da qualunque luogo del mondo. La prova, registrata tramite l’applicazione Riser, consisteva in sette giorni di guida rispettando il programma che richiedeva di raggiungere diversi obbiettivi. Ad esempio raggiungere dislivelli di 1290 mt dal luogo di partenza, visitare una concessionaria KTM e altre indicazioni raggiungendo i mille chilometri.
Circa 2000 i partecipanti, il vincitore Ariel Baras un Israeliano che raggiungendo gli obbiettivi ha anche sommato 10918 Km. Miglior Italiano Antonio Cuozzo in 62° posizione con 2613 Km, mentre io in veste di KTM Ambassador, ho preso parte con una 1290 R scegliendo come luogo di partenza il Motohall a Mattighofen per condividere con altri partecipanti le suggestive zone dell’Austria.
Il fatto di trovarmi però in zone di montagna ricche di curve, con severi limiti di velocità e per di più per alcuni giorni sotto la pioggia, non mi ha permesso di sommare una lunga percorrenza relegandomi in 307° posizione con 1291 Km percorsi. Indipendentemente dalla posizione è stata un’esperienza meravigliosa. Infatti nel corso della settimana si sono uniti viaggiatori di tutto rispetto, come Johnny Nice, Italiano che in sella alla moto ha viaggiato in solitaria per ben 72 paesi del pianeta, vedi (thebravebiker.com) oppure l’avventuriero di Salisburgo, Joe Pichler che in sella ha passato 36 mesi in Africa, 28 in Asia, 3 in Australia e 23 in Sud e Centro America, percorrendo 376.000 Km (josef-pichler.at).
Infine l’incredibile viaggiatrice Tugce Altunkaynak che con il suo compagno Fatih, hanno percorso oltre 300.000 Km toccando 60 nazioni. I loro giri più famosi sono il giro del mondo in sella ad una 125. Partendo da Istanbul hanno attraversato tutta l’Europa; ripartiti dal Cile sono arrivati in Alaska; poi da Singapore dopo 25 mesi e percorrendo 107.000 Km sono ritornati a Istanbul.Parcheggiata la 125, Tugce è passata alla KTM 690 raggiungendo Capo Nord in pieno inverno. Con neve e ghiaccio, dove le gomme chiodate non erano sufficienti, Tugce e Fatih hanno proseguito improvvisando con delle catene (chi volesse curiosare, Instagram al link Ride2world).
Avendo guidato con questi miti dei viaggi mi sentivo un pivello. Ora personalmente non ho idea di quanti chilometri io abbia percorso in vita mia, ma parecchi li ho per- corsi su fondi accidentati e anche parecchio “di corsa”… Tra i compagni di viaggio c’era anche l’Australiano Adam Riedmann, noto videomaker. Ci conoscemmo ad un evento KTM qualche anno fa e nacque da subito una bella amicizia. Essendo io uno dei suoi piloti preferiti di quando era ragazzo, Adam per il suo tour Europeo ha programmato di scoprire la casa dei nonni emigrati anni fa nel continente Australe e poi di raggiungermi a Bergamo per produrre un video a me de- dicato. Sono stato ovviamente felice della sua idea ma, accidenti che fatica. Adam ha voluto ripercorrere i luoghi dove mi allenavo ormai trenta anni fa e che io da parecchi anni non transito più. Un aneddoto, parcheggio il furgone da Massimo Migliorati e spiegandogli il nostro programma, dico che inizierò con la Via Sandrera per poi scendere dalla Val Magna (Schiaccia marmitte). Massimo mi guarda stupito chiedendomi se ne sono proprio sicuro. Ricordando che era un anello in cui durante i miei allenamenti transitavo anche tre volte di la, ho risposto di sì!
Ok, a 30 anni di distanza davo per scontato che avrei fatto fatica, ma non in quel modo. Mi sono sentito come quei principianti in cui “la sfortuna” ti fa incastra- re la ruota tra una pietra e una radice, fattore che comporta una fatica immane per toglierla. Ho spinto come una bestia, sudato come mai e come potrete vedere nel video, sono anche incorso in una bella cappottata in avanti! Alla ne però ci siamo divertiti e grazie alla sua professionalità, Adam ha ottenuto una bella produzione. Oltre alla mia storia, nel video spiego che andare forte e su percorsi troppo impegnativi oggi non mi motiva più. La mancanza di allenamento abbinata all’età avanzata, comportano una fatica non proporzionata al divertimento.
Per questo motivo sono tornato ad aprezzare l’Enduro escursionistico con il piacere di godere dei percorsi e dei panorami che spesso offre. Se volete curiosare sui video prodotti da Riedmann, tra i quali quello dedicato a me, visitate il sito www.motologyfilms.com
Il video intitolato “Born Ready” è quello che racconta di me ma mi raccomando, non schernitemi troppo perchè alla mia età, sono pochi quelli che transitano su certi percorsi! Su questo numero non riuscirò a parlarvi del Mondiale di Gorle, “insieme per Suor Isolina”, la gara che organizzo al mio paese per solidarietà, così vi rimando al prossimo numero!
Una Risposta
Alessandro Lepori
Ciao campione, hai pienamente ragione che fare troppa fatica alla nostra eta non ha piu un grande senso,
Pero,’ un gran gas lhai gia dato!come mi raccontavi qua a Olbia seduti davanti a una bella birra…
Sono curioso di vedere il video.
Un grande saluto Giò
Alessandro Olbia.
Tanta stima ✊