Parola di Giovanni Sala su Endurista Magazine

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Nello scorso periodo sono stato invitato per un’iniziativa molto bella organizzata dalla concessionaria KTM Ferrando Motor Lucca, che organizza regolarmente i test ride dei nuovi modelli 2023. Proposta importantissima per promuovere l’enduro, ma specialmente per la presenza di molti giovani, perché mettere a disposizione moto e relativa area per provare un mezzo da fuoristrada, oltre ad essere un’ottima opportunità a livello commerciale, risulta di grande aiuto per far avvicinare i ragazzi al nostro sport.

Considerando che da qualche anno sono spariti i famosi “campetti da cross” locali e sono sempre più rari gli amici possessori di una moto che “ti fanno provare a fare un giro”, trovo sia un’opportunità interessante. Così per incentivare l’interesse sono stato coinvolto per un corso di guida con i giovani presenti, ed è stato davvero bello vedere ragazzi e ragazze partecipare con tanta euforia.

Parlando dei giovani (e dei loro genitori) quando mi capita di lavorare con loro è interessante osservare quanto entusiasmo ci mettono, indipendentemente se interessati all’uso della motocicletta come svago o motivati per fare i piloti.

In tutti i casi l’entusiasmo (vero motore della vita e ingrediente indispensabile nello sport) abbinato al divertimento (altro fattore importante) è un elemento fondamentale per migliorare la guida in modo da renderla automatica e fluida.

Un fattore che fa la differenza, è da “dove viene la passione”.

Se la “fame di moto” è farina del proprio sacco, la strada sarà meno travagliata e tutto avverrà in modo più semplice. Se invece la passione è di riflesso, quindi influenzata da genitori o zii, bisogna fare attenzione. Se l’approccio alla motocicletta viene fatto con i dovuti modi, capendo che inizialmente per i ragazzini dev’essere un gioco, va benissimo, ma guai se la moto viene imposta e viene preteso il risultato. In questo se i ragazzi non sono veramente appassionati, una volta grandicelli, quindi meno succubi dei genitori, si rischia di vedere l’abbandono dell’attività.

Nel mio caso ad esempio, dove nessuno in casa Sala parlava di moto, la mia profonda passione per il fuoristrada mi faceva rinunciare persino alle feste con gli amici per non mancare l’uscita domenicale. Mi piaceva così tanto andare in moto che non mi pesava fare rinunce. Mio padre non mi ha mai detto di allenarmi come invece succede oggi con i giovani anzi, si arrabbiava richiamandomi ogni qualvolta andavo intorno al mio “cinquantino”. Oltre a test e corso di guida, la Ferrando Motor ha organizzato un bellissimo giro di enduro con clienti e amici tra le vallate appenniniche nei dintorni di Lucca.

 

 

Grazie all’estensione e la limitata densità di popolazione, il territorio offre svariati percorsi con caratteristiche diverse. In verità qualche percorso già lo conoscevo perché negli anni in cui gareggiavo scendevo spesso ad allenarmi dall’amico Bisio Argento, storico personaggio della mitica concessionaria KTM Team Bisio, nonché forte trascinatore dell’enduro in quelle zone della Toscana. La chiusura dell’anno è sempre “impegnativa”: moto club, aziende, amici e chi più ne ha più ne metta, organizzano pranzi e cene che, unite al meteo invernale, comportano il rischio di dover ordinare una taglia in più per l’abbigliamento dell’anno successivo.

Però si affronta volentieri il rischio perché spesso questi momenti conviviali risultano poi costruttivi. Come ad esempio la cena organizzata da Gianluca Ferrini e Nicolò Bertaccini, autori del libro Obiettivo Dakar, acquistabile sul sito: parisdakar.it Altro importante appuntamento è stata la consueta riunione di fine anno di tutto lo staff del Trofeo Enduro KTM. Un momento importante per discutere (più determinati che mai) le soluzioni per una nuova stagione di gare ancora più bella e divertente. Vi anticipo che quattro delle cinque prove a calendario si correranno insieme ai Trofei Husqvarna e GasGas, replicando le grandi feste del 2022.

Spero di vedervi numerosi per condividere la bellezza di questo campionato per cui tenente d’occhio il sito web dedicato al trofeo: www.trofeoenduroktm.com dove troverete tutte le comunicazioni e relativa apertura iscrizioni, per entrare nei 300 posti disponibili! Non posso non citare il pranzo del mio moto club, il Chieve, ritrovo tra i più belli nel contesto dei club. Tanta armonia ma soprattutto, massima attenzione a tutti i personaggi che ruotano intorno alle attività, in primis i coltivatori e proprietari dei terreni dove si transita con le moto, oltre naturalmente alla solidarietà dedicata ai piloti e agli sponsor!

Per fortuna ci sono anche occasioni in cui il ritrovo è in sella alla moto. é il caso del MBE Day dove per chiudere l’anno Francesco Agnoletto ha organizzato un ritrovo sulla divertente pista di Montagnana. Nel circuito ci siamo “sfidati” tra il tracciato di enduro che, grazie alla sua scorrevolezza, permetteva di divertirsi anche in sella alle grosse enduro bicilindriche. Il percorso poi continuava anche all’interno della pista da cross che, grazie ad una preparazione attenta e accurata, è risultata tecnica e divertente, ma non pericolosa.

Dopo una giornata di sport abbiamo concluso affettando dei salami per recuperare le forze! |

2 Risposte

  1. Bruno Galezzi
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    Grande Gio*hai fatto in poche righe la ricetta di come deve essere il mondo dell’ enduro.
    BRAO ta fares PRESIDENT.

  2. Identify caller ID
    | Rispondi

    This post reminded me of some important lessons I had overlooked.

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